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Oliver Sachs

Oliver Sachs

Il geniale autore di Risvegli

Il neurologo scrittore che ha spiegato i misteri del cervello

oliver-sacks1Non posso fingere di non avere paura. La mia attuale sensazione predominante, però, è di gratitudine. Ho amato e sono stato amato. Mi è stato dato tanto e qualcosa ho restituito. Ho letto e viaggiato e pensato e scritto. Ho avuto una relazione col mondo, quella speciale relazione tra scrittori e lettori. Soprattutto, sono stato un essere senziente, un animale pensante, su questo pianeta meraviglioso, e questa cosa in sé è stata un enorme privilegio e una fantastica avventura”.

Con queste parole, scritte nel febbraio 2015 in un editoriale sul New York Times in cui rivelava che gli era stato diagnosticato un cancro in fase terminale, si è raccontato Oliver Sacks (1933-2015) a sei messi dalla propria morte. Neurologo e scrittore britannico, è l’autore di numerosi bestseller con i quali ha spiegato in modo chiaro e di piacevolissima lettura molti misteri del cervello umano, facendo riferimento spesso a comportamenti insoliti dovuti a particolari condizioni o patologie.

“Negli ultimi giorni” continua “ho potuto vedere la mia vita come da una grande altezza, come una sorta di paesaggio, e con un profondo senso di connessione di tutte le sue parti. (…) Nove anni fa scoprii di avere un raro tumore dell’occhio, un melanoma oculare. Solo in rari casi quel tipo di tumori dà origine a delle metastasi. Io sono nel 2% sfortunato e ora sono faccia a faccia con la morte. (…) Questo non significa che mi sento finito. Al contrario, mi sento intensamente vivo, e io voglio e spero nel tempo che mi rimane, di riuscire ad approfondire le mie amicizie, di poter dire addio a coloro che amo, di scrivere di più, di viaggiare se ne avrò la forza, di raggiungere nuovi livelli di comprensione e intuizione.”

Sacks ha attinto per i suoi libri dalla propria diretta esperienza medica, in particolare con pazienti affetti da danni neurologici. L’opera che lo ha reso famosissimo è Risvegli, del 1973, in cui raccontava di suoi pazienti che erano riusciti, seppur brevemente, a uscire dal loro stato catatonico, e che ha ispirato il film omonimo con Robin Williams e Robert De Niro.

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Ho letto i libri di Sacks con estremo interesse, stupita in realtà che un medico avesse una tale capacità narrativa e potesse trasformare la descrizione di patologie cerebrali in un racconto coinvolgente e pieno di emozione. Penso che molti dei suoi libri dovrebbero essere letti da tutti, e in particolare dai giovani, per avvicinarli al mondo della “malattia mentale” – e della diversità in generale – con uno sguardo non giudicante, bensì amorevole.

Bibliografia (in ordine di pubblicazione originale)

  • Emicrania, Adelphi 1992, (Migraine, 1970).
  • Risvegli, Adelphi 1987, (Awakenings, 1973).
  • Su una gamba sola, Adelphi 1991, (A leg to stand on, 1984), narra la personale esperienza di Sacks nel perdere e riacquistare il controllo di una gamba in seguito a un incidente.
  • L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Adelphi 1986, (The Man Who Mistook His Wife for a Hat, 1985), racconta di un uomo affetto da agnosia, disturbo della percezione caratterizzato dal mancato riconoscimento di oggetti, persone, suoni, forme, odori già noti, in assenza di disturbi della memoria e in assenza di lesioni dei sistemi sensoriali elementari.
  • Vedere voci, un viaggio nel mondo dei sordi, Adelphi 1990, (Seeing Voices, 1989), parla della lingua dei segni e della cultura dei non-udenti.
  • Un antropologo su Marte, sette racconti paradossali, Adelphi 1995, (An Anthropologist on Mars, 1995), narra l’incontro con la professoressa Temple Grandin, affetta da una particolare forma di autismo, la sindrome di Asperger.
  • L’isola dei senza colore, Adelphi 1997, (The Island of the Colorblind, 1996), racconta dei suoi viaggi nelle isole del Pacifico.
  • Zio Tungsteno – Ricordi di un’infanzia chimica, Adelphi 2002, (Uncle Tungsten: Memories of a Chemical Boyhood, 2001), racconta della propria infanzia.
  • Diario di Oaxaca, Feltrinelli 2004 e Adelphi 2015 (Oaxaca Journal, 2002),
  • Musicofilia / Racconti sulla musica e il cervello, Adelphi 2008-2009, (Musicophilia /Tales of Music and the Brain, 2007)
  • L’occhio della mente, Adelphi 2011 (The Mind’s Eye, 2010) parla della perdita della visione binoculare dovuta a un tumore maligno all’occhio destro.
  • Allucinazioni, Adelphi  2013 (Hallucinations, 2012) parla dei suoi esperimenti con le droghe.
  • In movimento, Adelphi 2015 (On The Move: A Life, Alfred A. Knopf, New York, 2015) è l’autobiografia scritta ormai ottantenne.