
Un aiuto professionale obbligatorio
Percorsi per counselor diplomati e in formazione
La supervisione di counseling è un’attività professionale di supporto operata da un supervisor counselor nei confronti di un counselor professionista o in formazione, finalizzata ad arricchire e a qualificare l’intervento del counselor. Costituisce un’esperienza di riflessione costante sulle proprie modalità operative, in un percorso esperienziale che interviene sul piano personale, applicativo, etico e deontologico, attivando un processo per lo sviluppo approfondito di competenze professionali. Può essere realizzata individualmente o in gruppo.
Il supervisore (counselor supervisor, secondo i criteri di riconoscimento di AssoCounseling) è un counselor che sostiene e orienta altri counselor nello svolgimento della loro attività di counseling professionale; possiede una prolungata e comprovata esperienza professionale nell’applicazione del counseling e un ampio bagaglio teorico-metodologico.
Supervisione come strumento di consapevolezza
Nella supervisione di counseling il supervisore dunque deve saper mettere in campo la capacità di gestire un triplice livello di consapevolezza: rispetto a sé, rispetto al counselor in supervisione e rispetto al cliente di cui il counselor riporta il caso.
L’approccio integrato bioenergetico-gestaltico, in particolare, permette al supervisore, dopo avere inquadrato il problema, di far esplorare al counselor in supervisione la tematica rilevata non solo con la parola, ma anche con il corpo (lavorando con le emozioni che sono di fatto mentali e corporee).
Il supervisore deve quindi saper comprendere sia il linguaggio verbale sia il linguaggio corporeo e saper guidare il counselor a stare nel presente per poter a sua volta mantenere nel presente l’interlocutore/cliente, restando sempre in osservazione delle risposte che emergono e aiutando poi il cliente a integrare a livello cognitivo ciò che ha sentito, percepito e compreso durante l’esperienza.
Nella relazione con il counselor in supervisione, pertanto, il supervisore integra sempre la parte verbale con quella corporea, portando alla consapevolezza quanto comunicato in maniera implicita attraverso il linguaggio del corpo, accompagnando il counselor supervisionato a esplorare le proprie difficoltà e a promuovere le proprie risorse. Il rispecchiamento avviene pertanto sia su base verbale sia su base corporea, con una attenta e misurata verbalizzazione di quanto osservato.
Alessandra Callegari propone percorsi di supervisione in gruppo per professionisti diplomati, che prevedono incontri mensili di tre ore per un totale di 30 ore l’anno. Sempre di 30 ore l’anno anche i percorsi per counselor in formazione, tenuti a svolgere una supervisione obbligatoria per almeno due anni, legata al tirocinio previsto dalla formazione triennale in counseling.
Propone inoltre percorsi di supervisione individuale, su richiesta.
Per informazioni: telefonare al 339 5324006 oppure scrivere via email – callegari@alessandracallegari.it