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Quando facebook era fantascienza…

Quando facebook era fantascienza…

L’Agosto in festa 1995 di RCM

Il giornalino di Rete Civica Milanese

Tutto comincia… difficile raccontarlo. Si intrecciano troppe cose. Ma se vogliamo ricostruire la storia di RCM che, da comunità virtuale, diventa reale (in carne e ossa, come dice Fiorella De Cindio), è la storia di come dieci, venti, cinquanta, cento persone cominciano a parlarsi tramite un terminale e un modem e poi, spesso senza nemmeno sentirsi per telefono, decidono di incontrarsi di persona. Come spiegare che, in rete, ci si può dare appuntamento senza imbarazzo, mentre per strada, sul tram, in metrò o in bar, nessuno si sognerebbe di dire a uno sconosciuto: “Ciao, come stai, hai voglia di uscire con me?” Eppure… è andata proprio così…
Questo è l’inizio di un articoletto intitolato L’Agosto in festa di RCM, ovvero… come il virtuale diventò reale. Uno dei pezzi di un “giornalino”, numero unico, che un gruppo di appassionati – tra i quali la sottoscritta – realizzò per celebrare quell’estate indimenticabile in cui noi “erreciemmini” ci ritrovammo a Milano.

Rete Civica Milanese era nata il 22 settembre 1994 e divenuta operativa, dalla metà di ottobre 1994, presso il Laboratorio di Informatica del Dipartimento di Scienze dell’Informazione dell’Università di Milano. Era gestita da Fiorella De Cindio, responsabile del Laboratorio, Giovanni Casapulla, Margherita Colaci e Oliverio Gentile. Un anno dopo, RCM aveva circa 6.000 cittadini autoregistrati come utenti e di questi circa 2.000 aderenti. Ed erano stata aperte, su proposta di questi ultimi, circa 150 conferenze sui temi più vari, gestite da circa 200 volontari che agivano come promotori e moderatori del dibattito.

Su quel giornalino, che ho ritrovato in un vecchio faldone, avevano scritto, oltre a me, la stessa Fiorella De Cindio e, in ordine di pagina, Fabio Cestari, Roberto Peretta, Marco Pugliese, Stefano Bellinzona, Antonia Grasso, Paola Leporati, Loredana gentile, Stefano Basagni, Donatella toscani, Margherita Colaci, Ezio Partesana, Fulvio Taddei, Luigi Pagliuca, Mario Salomoni, Cristina Pagetti, Mark Bernardini, Michele Fadda, Mario Ferrandi, Filippo Valmaggia, Cristina Feroni, Silvia Centeleghe, Nicolas Monti. Io, che all’epoca facevo la giornalista, avevo assemblato i pezzi, messo i titoli, impaginato il tutto. E voilà!

Erano ricordi, impressioni, suggestioni… Parlavano di “Magia a Milano”, di “Mai più soli”, di “Una sorta di avventura”, di “Un compleanno in agosto”, di “Tutti a Chiaravalle a vedere le stelle cadenti”. Erano la prova provata che telematica e fisicità possono andare a braccetto. Che le persone possono sì dialogare via Internet (oggi via Facebook), ma poi sono corpo, emozione, movimento, sguardo, sorrisi, mani, gambe… E hanno voglia e bisogno di incontrarsi di persona, di “sentirsi”.

Come oggi, come sempre.

Sono passati 24 anni da allora e qualcuno c’è ancora (Oliverio Gentile è sempre lì, e anche se RCM è evoluta in partecipaMI, la sede della Fondazione è ancora presso il Dipartimento di Scienze dell’Informazione, in via Celoria, dove adesso c’è più spazio e ci si può addirittura giocare a ping-pong…), mentre qualcuno se ne è andato in altri spazi, virtuali e non.

Mi fa davvero piacere riproporre oggi quelle testimonianze. E riproporle proprio su Facebook, perché quel pezzo di storia possa essere ritrovato da chi c’era e conosciuto da tutti quelli che ne hanno voglia. E… sì, è anche un invito a rivedersi. In carne e ossa.
Scarica il giornalino in pdf: RCM Agosto1995