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Competenze relazionali

Competenze relazionali

Per essere un professionista migliore

Indispensabili per chi lavora in relazione con gli altri

Le competenze relazionali hanno a che fare con la capacità di stare in relazione con gli altri: e in particolare con la capacità di ascolto e di riflessione che ogni individuo può mettere in campo nelle variegate relazioni della propria vita professionale.

Se il counseling professionale è un’attività specifica nell’ambito delle relazioni d’aiuto, il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione, aiutandolo a esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e a rinforzare capacità di scelta o di cambiamento, le competenze relazionali (simili a quelle di un counselor) possono essere utilissime, anzi fondamentali, per TUTTI i professionisti.

Ecco perché chi opera in diversi ambiti – e in particolare nel mondo socio-sanitario ed educativo: medici, terapeuti, infermieri, assistenti sociali, insegnanti, educatori, formatori, ma anche avvocati, commercialisti, i manager nelle organizzazioni, funzionari pubblici, ecc. – ha bisogno di acquisire tali competenze che, purtroppo, non vengono trasmesse nelle varie formazioni professionali specifiche né nei lunghi anni di corsi universitari, dove la formazione personale – ovvero il lavoro su di sé, che è parte integrante e fondamentale per l’acquisizione di competenze relazionali – viene quasi sempre del tutto ignorata.

Le competenze relazionali aiutano un medico a porsi in contatto con i pazienti offrendo loro un sostegno empatico nelle varie fasi della malattia; permettono a un insegnante di entrare in relazione con gli allievi e di coglierne le esigenze in modo empatico, senza per questo perdere autorevolezza; servono ai terapeuta, agli infermieri, ai bodyworker per avvicinare le persone con delicatezza e rispetto; consentono a educatori e assistenti sociali di affrontare le difficili situazioni relazionali con maggiore empatia e accettazione dell’altro; danno la possibilità a funzionari pubblici di avvicinarsi alle persone con maggiore tatto, intuizione, riguardo…

Tutti i professionisti che hanno contatto con gli altri e forniscono un “servizio” agli altri grazie alle proprie competenze professionali hanno in realtà bisogno di sapersi focalizzare sull’altro e di mettersi nella prospettiva dell’altro. E questo non è facile né scontato, non si acquisisce necessariamente con la pratica professionale, richiede consapevolezza e tempo. Richiede una formazione specifica in competenze relazionali.