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Progetto sicurezza

Progetto sicurezza

Sul lavoro, in casa, sulle strade

Più consapevolezza e attenzione per prevenire incidenti e infortuni

sicurezza sul lavoroLo stress fa parte della nostra vita: stimoli di ogni genere colpiscono i nostri sensi, in particolare vista e udito, e il loro eccesso è fonte di uno stress continuo, che può mandare in tilt il nostro sistema corpo-mente. Quando non siamo più in grado di rispondere in modo sano allo stress ambientale – sul lavoro, in casa, sulle strade – la nostra capacità di attenzione diminuisce drasticamente. La mancanza di attenzione e una rallentata risposta agli stimoli esterni sono i principali fattori d’incidenti: e non sono dovuti solo a stanchezza e disturbi fisici, ma legati in gran parte al nostro stato emotivo, di cui in genere non siamo consapevoli.

Ecco il senso e l’importanza di dedicare degli incontri di gruppo per accrescere questa consapevolezza, applicandola a tre ambienti importanti della vita: il luogo di lavoro, sia in un interno sia all’esterno; la casa; i mezzi di trasporto, che per molte persone sono lo spazio in cui trascorrono una notevole parte della giornata lavorativa.

Nel corso degli incontri, condotti da Alessandra Callegari, si può imparare a:
1) individuare le situazioni di stress più comuni nella nostra vita per cominciare a gestirle meglio;
2) riconoscere nel corpo i segnali dell’emozione, anche se apparentemente impercettibili;
3) capire le posture non funzionali che adottiamo nel nostro quotidiano e adottare quelle fisiologicamente più sane;
4) utilizzare alcune tecniche di grounding e respirazione per imparare a rilassarci e a darci energia quando serve;
5) avere, in altre parole, i piedi per terra e la testa sul collo.

Per informazioni:  Alessandra Callegari, 339 5324006, callegari@alessandracallegari.it

Noi proviamo continuamente emozioni, sia pure a un livello latente e inconscio. Tutte le nostre esperienze quotidiane – da quelle legate agli incontri, persino i più casuali e apparentemente insignificanti, con altri esseri umani, a quelle legate all’influenza che ha su di noi l’ambiente che ci circonda – sono fonte di emozioni.

Tuttavia, siamo così poco abituati a essere in contatto con noi stessi da non farci caso. Letteralmente, non “sentiamo” le emozioni; e difficilmente ci fermiamo a sentire anche le sensazioni fisiche che le accompagnano, a meno che siano così evidenti – una forte accelerazione del battito cardiaco, sudore freddo, respiro affannato, lacrime – da non poter essere ignorate. Ma, anche in tal caso, spesso non sappiamo decodificarle.

Il nostro stato emotivo, variegato e mutevole – legato anche alla nostra struttura caratteriale, ovvero al nostro tipo di personalità – ci accompagna sempre: quando siamo al lavoro, fuori o in casa, o quando siamo per strada e in automobile. E influisce sulla nostra capacità di essere attenti, presenti a noi stessi, radicati nel qui e ora delle azioni che stiamo compiendo. Inibisce la prontezza di riflessi, impedisce che i nostri sistemi di controllo e di allarme – ovvero il sistema di risposta allo stress – siano in grado di percepire ed elaborare i segnali di pericolo in tempi brevi o brevissimi.

Consapevolezza e attenzione possono salvare la vita, a noi e agli altri.

Al di là delle specifiche situazioni legate ad ambienti diversi, è possibile articolare un programma, in parte teorico ma soprattutto esperienziale e fortemente interattivo tra i partecipanti al gruppo, in grado di fornire non solo gli elementi didattici essenziali per la comprensione di quanto proposto, ma anche un’esperienza diretta e concreta, in primo luogo corporea, di queste tematiche.